venerdì 3 giugno 2016

Berlin (Music Tech Fest - Fab Lab - The VR Cinema)

Berlino nell'immaginario collettivo è stata la città simbolo della rinascita di un'Europa martoriata dai conflitti, la caduta del Muro ha da sempre rappresentato per gente come me, nata a ridosso del crollo, una sorta di mito di speranza di un futuro fondato sulla libertà.
Negli anni in cui mi sono immerso nell'ecosistema dell'High Tech - vivendo per anni a Londra - ho sempre pensato a Berlino come un posto da esplorare per comprendere alcune affascinanti dinamiche che la stanno rendendo unica in quanto a innovazione sociale e lavoro autonomo.


Semplicemente girando per il centro della città ci si imbatte subito in realtà come il Covorking space Factory (The Community of Innovetors), headquarters di Soundcloud, ma anche tante altre startups e soprattutto uno degli spazi principali per freelancers il cui costo mensile per diventare membro è di 50€. Un buon compromesso per chi è nelle fasi iniziali ed ha bisogno di un luogo di aggregazione per creare sinergie e dotarsi di una postazione di lavoro dinamico.

Altro luogo fondamentale nel contesto dei workspaces è il Fab Lab Berlin, di cui ho avuto la fortuna di frequentare di venderdì pomeriggio, giorno in cui si tiene l'Open Lab Day.

Va detto che ho potuto conoscere questo posto grazie a Meetup, attraverso il quale si può seguire alcune attività del mondo del 3D Printing, di poter entrare nei laboratori di stampa dei molti materiali: metallo, legno, tessile, stampa laser cutting, plotter e conoscere i diversi tipi di workshops proposti...
Come ogni open day space che si rispetti abbiamo potuto rilassarci bevendo birra e fare due tiri a canestro nel piazzale fuori dal nuovissimo stabile, questa una caratteristica principale che sta alla base della filosofia che regge l'innovazione sociale come mezzo per la creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche uno strumento di stimolo all'inclusione nei vari contesti tecnologici di studenti che presto si immeteranno nel mondo del lavoro, magari con le idee più chiare.

Ripensare il lavoro girovagando per Berlino sembra una missione possibile. Sembra di stare in un luogo dove le difficoltà si annullano come Charity Gum - una startup che ho scoperto per caso - due ragazzi che hanno aperto uno shop in cui vendono chewing gum vegani in scatole di carta con disegni di vari artisti emergenti, in più, parte del ricavato viene destinato in beneficenza.
Un'idea semplice ma assolutamente non scontata, dal grande valore etico, altruistico e di rispetto verso l'arte che approda in packaging autoprodotti e distribuiti. Questo tipo di lavoro svolto da questi due ragazzi oltre essere di forte impatto politico è concettualmente affine a streategie di Guerrilla Marketing (Green); vi consiglio questa lettura.

Sempre da questo punto di vista, ma da un'ottica differente ho fatto la mia prima esperienza di Cinema in Realtà Virtuale. L'idea nasce in Olanda, ad Utrecht, poi ad aprile del 2016 questo esperimento è stato replicato ed è nato The VR Cinema Berlin.

Questa modalità di fruzione consiste nel guardare cortometraggi a 360° attraverso il Samsung Gear VR. È possibile scegliere tre tipi di video: divertenti, horror o documentari. Il costo è di 12€ per mezz'ora di visione in pieno centro a Berlino, precisamente a pochi passi da Alexanderplatz.


Il Music Tech Fest era una delle motivazioni principali che mi ha portato a Berlino. Ho voluto fortemente partecipare a questa edizione anche per via dell'eccezionale location, il Funkhaus Berlin, stazione radio centrale della Germania Est (DDR); che detiene il più grande complesso studio nel mondo ed atelier di artisti.

Il #MTFBerlin era l'occasione giusta per incontratre dal vivo i molti attori che gradualmente stanno cambiando le regole dell'industria musicale. Infatti uno dei temi principali di questa edizione è stata la Blockchain.
Ho partecipato al simposio #MTFResearch in cui si è discusso ampiamente delle potenzialità di questo sistema e dei possibili milgioramenti che apporterebbe nel settore musicale.
Il simposio ha trattato anche altri temi quali: la disabilità e il transumanesimo.
In tutti e tre i temi sono emerse prevalentemente problematiche di carattere comunicativo. Effettivamente nei settori più disparati dell'indutria musicale si fa ancora molta difficoltà nel saper comunicare in modo innovativo.

Ottimo momento di socializzazione, un ottimo modo per conoscere nuove tencologie sia per le perfromance di musica elettronica sia di confronto tra le diverse tipologia di fruizione e distribuzione musicale.
È stato davvero piacevole ascoltare la presentazione di Robin Rimbaud SCANNER, sound artist di rilievo, che ha mostrato le principali fasi di cambiamento tecnologico nella sua vita che hanno influenzato la sua carriera di compositore, curando con suoni ambientali molti spazi in luoghi pubblici in tutto il mondo.

In generale il Music Tech Fest è stato stimolante, però devo ammettere che se non fosse stato per questo festival probabilmente non avrei fatto tutte queste esperienze insieme, che hanno di sicuro aumentato il mio grado di consapevolezza del livello evolutivo nel settore tecnologico legato all'arte, artigianato digitale (smart manufacturing) e di tutto l'ecosisitema di questa incredibile quarta rivoluzione industriale, che sta rendendo Berlino una delle Smart City dalla qualità della vita migliore che io abbia visitato (basso inquinamento acustico, attenzione all'ecosostenibilità).


Ps. ascolto in cuffia di questo viaggio: Gold Panda - Good Luck and Do Your Best /// visitando Kreuzberg // Hackesschan markt (Graffiti - Street Art) <3 i="">

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