Uno degli eventi più attesi del 2013: il
Bitcoin Expo è finalmente arrivato, la sveglia era stata programmata alle 6 am, ed alle 7:30 ero già al Cafè 1001 in Brick Lane ad assistere ai preparativi di questo importante evento giunto in giorni particolarmente agitati dal
grande boom che ha avuto Bitcoin nel mese di novembre e che passerà alla storia con la stessa inaspettata irruenza che alle 9:30 ha riempito la sala, già satura di gente accorsa per diverse ragioni. Da qui si intuisce che è esattamente il genere di momento per comprendere lo stato generale delle criptomonete e delle diverse motivazioni che ha fatto esplodere l'interesse mondiale facendo schizzare alle stelle in poco tempo il valore di questa nuova moneta digitale.
La sala che ospita l'expo si divide in due aree, una dedicata agli espositori e l'altra ai dibatti. Gli espositori sono pochi, ma è una gradita sorpresa poter vedere da vicino le realtà emergenti nate grazie al Bitcoin, come alcune giovani startups: Bittylicious, XBTerminal, Bitalo, EasyPeasy, ed anche aziende di mining hardware come Butterfly Labs dal Kansas USA, più banchetti di divulgazione come Bitcoins Uk ed altri.
Mentre l'evento entra nel vivo con il primo intervento, viene allestita una seconda area espositiva con Bitalo e HardBTC...
Il primo a prendere la parola è
Thomas Yao direttamente da Shanghai. Il suo è il solito intervento di rodaggio, ma in questo caso utilissimo a ciascuno di noi per comprendere la vastità del fenomeno dei Bitcoins. Thomas ci racconta brevemente la sua storia, ci parla del
GFW Great Firewall of China uno dei più grandi problemi che affligge il popolo cinese che lui stesso definisce un vero disastro per l'interazione libera globale; ovviamente la vastità di questo problema riguarda da vicino tutti coloro che vorrebbero interconnettersi con il popolo cinese. Thomas è il creatore di
GitCafe, che si potrebbe definire in un certo senso il GitHub in versione cinese.
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Bitcoin Uk stand |
Alle ore 10 la sala è stracolma, a prendere per un attimo il microfono è Nicolas di Blockchain che interviene soltanto per gasare gli animi affermando che il numero di wallet sono aumentati nell'ultime settimane e il traffico mondiale di bitcoins ha raggiunto livelli altissimi, la reazione della sala è stata entusiasmante quanto quella del giovane imprenditore statunitense. I seguenti interventi sono stati quelli di
Alex Kotenko su "Point of Sale Terminal" mentre mezz'ora dopo "The future & Bitcoin" di Vinay Gupta che potete vedere qui.
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Butterfly Labs stand |
Alle 11 è l'ora di Eric Benz, CEO di
ZipZap Inc. il primo a spiegare in modo semplice cos'è il Bitcoin e come funziona. Lui ci tiene sin da subito a specificare che il Bitcoin non è di proprietà di nessuna compagnia. Nella sostanza il suo è un intervento incentrato sulle differenze che ci sono tra le transazioni digitali come Visa e Bitcoin. Sostanzialmente quello che lui prevede è che con Bitcoin ci sarebbero più posti di lavoro e infatti fa notare come giorno dopo giorno nascano startups attorno alle cryptocurrencies, ancor più evidente vedere gli espositori presenti in sala, dunque il business che generano tali attività è sinonimo di vitalità dell'ecosistema Bitcoin.
Introno a mezzogiorno è la volta di Pavol Luptak con un discorso su
Decentralized Society - is it still utopia? Poco dopo tocca al fondatore della startup inglese
Bittyliciuous, gli interventi ne sono molti e su ognuno di essi ci sarebbe molto da dire, uno dei più interessanti quello di Michael Parsons. Durante l'ora di pranzo la sala si svuota e ne approfitto per fare un giro per tutto il locale, dove ho l'occasione di conoscere vari personaggi. Simpatico incontrare alcuni ragazzi aggirarsi con cartelli che invitano ad acquistare personalmente da loro i Bitcoins, anche se in sala non è l'unica moneta ad essere al centro dell'attenzione; molto chiacchierate sono state anche Litecoin e Feathercoin.
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HardBTC |
In questo momento di scarsa affluenza ne approfitto per avvicinarmi al banchetto di
HardBTC nel quale sono esposte le monete prodotte da loro, ma ci sono delle differenze tra le monete esposte in vetrina che hanno lo stesso corrispettivo valore digitale in Litecoin e Bitcoin, mentre fuori dalle vetrine ci sono le monete commemorative che hanno un prezzo di £5, ne acquisto due differenti, una di queste ad esempio è mostrata nella foto che ho scattato al rappresentante dell'azienda.
Arrivati alle tre di pomeriggio si entra nel vivo degli interventi più attesi, a cominciare da
Bitcoin Mining Pool Architecture di Richard Elliot, che inizia mostrandoci due monete: il
Brixton Pound e uno dei dollari dello Zimbabwe, intanto la sala torna ad essere gremita e mi posiziono nelle prime file per ascoltare attentamente la presentazione di
Bitalo, la curiosità è tanta per questo progetto che è stato lo sponsor principale dell'evento. Per cui dopo il breve video introduttivo
, Martin Albert spiega le ragioni principali che lo hanno spinto a creare un portale con caratteristiche tecniche complesse e non puntare solo al business. Il suo discorso è molto ampio e parte dai presupposti fallimentari di un sistema monetario gestito da una banca centrale, delle problematiche inerenti l'assenza del Gold Standard (copertura aurea), ed arriva alla domanda fatidica: So what can we do? La risposta non poteva che essere:
Revolution! Naturalmente aggiunge: Bitcoin oggi è l'unica alternativa per noi. Ad entrare nel merito degli aspetti tecnici riguardanti la sicurezza di Bitalo ci pensa Maclej Trebacz, che esordisce sostenendo che più di 800.000 BTC sono stati rubati oppure sono stati persi e per evitare questo loro hanno creato un sistema di
multisignature per le transazioni, con un ulteriore spiegazione da parte di un altro membro del progetto che ci spiega la criticità della sicurezza di Bitcoin esistente per colpa delle passwords - che a detta loro non sono totalmente sicure - per evitare quindi di ricreare i problemi di privacy e sicurezza presenti in molti portali per via del "
Sign In" ad esempio come il Google Authenticator, per far fronte a questo problema hanno ideato un sistema molto più sicuro dal nome MePin, strutturato su di un complesso sistema criptogrfico che garantisce una totale sicurezza, impossibile da scardinare.
A seguito della lunga presentazione di Bitalo che ha ricevuto un numero notevole di domande sul suo funzionamento, dagli organizzatori del Bitcoin Expo viene proposto un panel che vede la partecipazione di cinque illustri personaggi: Nicolas Cary (Blockchain), Eric Benz (ZipZap), Hakeem Mamoni (DealCoin - Incubating Bitcoin projects), Stacy Herbert (Keiser Report), e per finire uno sviluppatore nel campo dei videogiochi appassionato di Bitcoin di cui non ricordo il nome, l'unico a sollevare perplessità durante questo dibattito sui rischi di un eventuale blocco da parte di Stati sull'uso e lo scambio di Bitcoin. Questo scontro ha scaldato gli animi e ci sono stati pareri discordanti da i vari interventi dal pubblico, sostanzialmente Hakeem, Stacy e Eric sono del parere che Bitcoin non può essere arginato, come non può essere arginato il fenomeno Torrent, mentre l'altra frangia sostiene che potrebbe essere in parte ostacolato come è avvenuto con i Torrent. Il dibattito è stato molto lungo ma le asserzioni che mi hanno più colpito sono state quelle di Nick di Blockchain che ha dichiarato di vivere totalmente di Bitcoin, ad esempio paga i biglietti aerei con Bitcoin, fa la spesa con bitcoin ecc, Eric di ZipZap ha sostenuto di apprezzare molto Litecoin e riconosce in essa le potenzialità nel poter diventare la vera cryptomoney adatta per il commercio, questo perché Litecoin ora è molto più veloce nelle transazioni di Bitcoin, aggiungendo invece che Bitcoin è diventata soltanto una commodity; Nick invece apprezza molto Zerocoin, mentre Hakeem vede in PPcoin un buon futuro. Riporto anche un interessante commento di Eric che dice che Bitcoin ha raggiunto un potenziale maggiore di Western Union e un altro simpatico commento è stato quello di Hakeem in risposta a una domanda dal pubblico su quale potrebbe essere la Killer App di Bitcoin e la sua risposta è stata: Bitcoin è essa stessa una killer app nei confronti dell'attuale sistema monetario internazionale.
Al termine di questo panel mi volto e trovo la sala stracolma, tutti attendono l'arrivo di
Richard Stallman. In un evento tenutosi in un periodo così importante non poteva mancare un rivoluzionario di tale portata, durante tutta la giornata personalmente mi sono sentito dentro una grande comunità globale, fuori dagli schemi, non assoggettata da nessun tipo di controllo. Il dissenso può avvenire in molti modi, in questa giornata ho avuto la sensazione che quello che sta accadendo con il Bitcoin sia qualcosa di realmente concreto da mostrare a chi è ancora scettico sulle reali cause delle crisi della nostra società.
Per cui l'intervento di Stallman è importante per diversi aspetti, il primo per l'indissolubile concetto libertario:
Freedom! Bisogna fare dei sacrifici se si vuole essere veramente liberi, dice Stallman durante il suo comizio politico, "se volete essere liberi dovete rinunciare a chi vi controlla" questo in sintesi è il succo del suo discorso, un discorso che viene pronunciato sin dagli anni '80, che ha scosso il popolo della rete (Arpanet) - quando la rete come è intesa oggi non ancora esisteva - ebbene, è questo che oggi ci permette di godere di programmi liberi.
Mentre ascoltiamo tutti attentamente le sue parole ho la netta sensazione di trovarmi in un preciso periodo storico, a pochi metri da un personaggio lucido, fin troppo ossessionato da un concetto di privacy portato giustamente agli estremi, a sgridarci come fa un buon padre di famiglia a non usare Facebook, Youtube, Instagram, a prestare attenzione a quali software utilizzare. Pone delle domande sacrosante e si da delle risposte del tipo: chi controlla i controllori? I
Whistleblower! E da qui inneggia alla grande operazione fatta da Snowden ed intona un HIP HIP HORRAY!
La sua visione è drastica, di quelle non solo da ammirare ma da emulare, perché ci sono in ballo i nostri diritti, il diritto di ogni cittadino di non vivere una vita restrittiva, di non essere perseguitati come avviene in ogni parte del mondo, lui fa l'esempio degli arresti politici in Egitto, ma l'elenco potrebbe essere lunghissimo.
Il suo intervento qui al
London Bitcoin Expo lo ricorderemo a lungo
anche per un simpatico siparietto in cui ha venduto all'asta un piccolo peluche di GNU alla cifra di
฿0.5! che andrà a
sostenere la
Free Sofware Foundation.
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Richard Stallman with Giovanni Amoroso - Bitcoin Expo - London 2013 |
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