lunedì 22 luglio 2013

HACKED 2013 - O2 Arena, #London _ Live report [IT]


Primo giorno (20 Luglio 2013)


Nella mailing list dell'Hacked avevo notato che l'elenco dei partecipanti era parecchio lungo, ma quando arrivo all'O2 Arena con quindici minuti di ritardo e trovo una coda di 200 metri, capisco che avevo preso tutto sottogamba.

Dopo circa mezz'ora arrivo all'ingresso dove ricevo un braccialetto e pass personalizzato con proprio nome, cognome e nickname twitter e sono dentro bello felice, mi siedo e subito la mia contentezza viene smorzata per via di un problema ENORME: la connessione non va anche se ci si riesce a loggare al Wi-Fi, ahi ahi ahi ahi ahi.
Non avere l'accesso a internet in un evento simile è come se non spillassero birre all'oktoberfest.


Nell'estenuante attesa - come tossici - a guardare salire e scendere le onde wireless con la speranza d'interconnetterci mi sono fatto un primo warm-up in sala, dove ho avuto la fortuna di conoscere Iain Mullan, sviluppatore di Vinyl Scrobbler e Covers.Fm
Iain Mullan, Vinyl Scrobbler London,
Il suo incontro (si fa per dire) è avvenuto mentre passavo dal bancone del cibo verso la mia postazione notando nella schermata del suo mac qualcosa di familiare ma allo stesso tempo fottutamente figo, dopo aver avuto visioni sciamaniche vado a rompergli le palle.

Se non fosse stata una cosa così dannatamente Fresh avrei tranquillamente tergiversato, quindi non ho potuto esitare un secondo in più dal dirigermi verso il mio nuovo aspirante guru informatico, che da brava guida spirituale gentilmente mi ha spiegato che il secondo step del suo progetto è ancora da compiere, cioè quello di rendere la sua versione estendibile ad applicazioni tipo shazam in cui sarà possibile grazie alla sua applicazione di fare gli scrobbling dei vinili in tempo reale. Capite? Sono iscritto su Last.fm da sei anni e mi ha sempre ossessionato l'idea che prima o poi potesse spuntare fuori uno strumento del genere e neanche a farlo a posta mi sono trovato dinanzi al suo creatore. BAM!

Scioccato da cotanta gioia dell'aver fatto questa bella conoscenza, snobbo alla grande il workshop della BBC in cui è possibile fare hacking sui loro programmi web televisivi in streaming. Tra me e me ripeto come un mantra: "connettiti fottuto mac che mi devo spippolare Vinyl Scrobbler", "dai cazzo connettiti che devo vedere come si scrobbla un dannato vinile online". 

BBC Hacked,

Perse ormai le speranze, la mia anima in pena se ne va in giro per la sala in cerca di un diversivo, essendo Hacked un evento completamente gratuito offre già lo stretto necessario per starci dentro, per questo non mi aspettavo nulla di più di un pranzo con Wrap e frutta. Introno alle 14:00 assisto alla presentazione di FirefoxOS da parte di Francisco Jordano di Telefonica, che ci introduce le innovanti prestazioni del nuovo smartphone di Mozilla, presentandoci alcune APIs più le nuove possibilità per gli sviluppatori di programmare in HTML5, CSS3 e Java, ed anche le nuove web application e molto altro, il tutto in una mezz'ora scarsa che per un attimo mi ha rimesso al mondo.

Hacked FirefoxOS

FirefoxOS test Hacked,Ho avuto anche modo di provarlo: ad intuitività ci siamo, di primo acchito mi è sembrato un buon sistema operativo, IMHO! Attendo quindi di poterlo utilizzare meglio prima di tirare affrettatamente tutte le somme. Avevo già in mente di acquistarlo ma ora sono quasi convinto al novantanove virgola nove percento, ma non fidatevi di me probabile che abbia preso un abbaglio, sticà! Alle 15:00 decido di prendermi un tè caldo, che è quello che ci vuole in un ambiente gelido come questo, poi scatto un paio di foto in giro. La sala è enorme ed ha lunghe tavolate adatte alle hacking jam, anche se la fioca illuminazione e la perfetta insonorizzazione nera rende il posto un po' tetro come se si stesse in un gigantesco bunker, zero contatto esterno tipo che se dovesse succedere qualcosa siamo fottuti. Fino alle 15:30 la connessione continua a non funzionare. Ooookey! Fortuna che ci sono molti workshop, passo a vedere quello di Prusa Mendel, una stampante 3D Printer con cui si possono stampare componenti per oggetti DIY (√). Penso a Giovanni Muciaccia e come potrebbe sfruttare questa storiaccia in futuro... fatto? 


Alle 15:00 decido di prendermi un tè caldo, che è quello che ci vuole in un ambiente gelido come questo, poi scatto un paio di foto in giro. La sala è enorme ed ha lunghe tavolate adatte alle hacking jam, anche se la fioca illuminazione e la perfetta insonorizzazione nera rende il posto un po' tetro come se si stesse in un gigantesco bunker, zero contatto esterno tipo che se dovesse succedere qualcosa siamo fottuti. Fino alle 15:30 la connessione continua a non funzionare. Ooookey! Fortuna che ci sono molti workshop, passo a vedere quello di Prusa Mendel, una stampante 3D Printer con cui si possono stampare componenti per oggetti DIY (√). Penso a Giovanni Muciaccia e come potrebbe sfruttare questa storiaccia in futuro... fatto? 

Prusa Mendel, Hacked,

Alle 16:30 seguo un workshop tenuto dal product manager del Guardian dal nome "hack the news and stuff". Cantlin Ashrowan ci spiega l'importanza dei tags nell'informazione online. Fa l'esempio dei tags della sezione musica del Guardian, in particolare del "tags.json". Fondamentalmente, più che hacking sono operazioni di vero SEO. Quelle da lui illustrate sono operazioni fatte solitamente da webmaster in cui dietro c'è sempre un gran lavoro di coding e in effetti Cantlin inizia a fare sul serio tirando fuori alcuni assi dalla manica ripescando dal repository di GitHub alcuni trucchetti. Stavo dimenticando di mettervi al corrente che sono connesso, ma non sgrizza. Un passo alla volta dai...

HACKED folks,

HACKEDio

Alle 17:00 c'è il workshop di Ankur Oberoi di Tokbox (l'unico ad aggirarsi con i Google Glass. Ci fornisce un braccialetto elettronico dell'azienda e ci spiega alcune particolarità a partire dal P2P calls, passando per WebRTC e tantissimo altro. Tokbox è un progetto che fa parte di OpenTok appunto open source, che offre plug-in nelle comunicazioni per chat in tempo reale nei browser.
Dalle 19:00 iniziano i talks alla TED maniera, i più interessanti sono gli interventi di Elena Alvarez Mallando su Apicultur (cultura delle APIs), quello di Alex Roche - decisamente quello più stimolante della giornata - su come sia fondamentale fare hacking sull'hardware, ci parla di Arduino e del perché sia così impressionante ciò che il microcontroller italiano permette di fare.

Alle 20:00 vado a cena in un ristorante cinese, accessibile sempre gratuitamente tramite un Lounge Dinner Voucher. Càpito in un tavolo con un programmatore indiano, per cui non mi sembra il caso di fare foto alle pietanze che ho ordinato, di cui vi dico soltanto che ho scelto: zuppa vegetariana e contorno di nudools con peperoni verdi. Zuppa okay, nuoodls tarocchi!



Secondo giorno (21 Luglio 2013)

Oggi a Londra fa freschetto, l'appuntamento con l'Hacked è alle 8:00 ed opto per un abbigliamento t-shirt e jeans lunghi, anche per il fatto che in sala c'è il polo nord. Me la prendo con calma ed arrivo con mezz'ora di ritardo e già li trovo impallati davanti alle macchine, persi ognuno a suo modo nel mondo del creative coding. Faccio colazione con brioche e caffè latte e approfitto di un particolare aplomb (scusate il francesismo) per scrivere due righe di codice... Che vi ridete oh? Non sarò un Wozniak ma almeno qualcosina dell' "Hello World" la conosco.

Printrbot, Hacked,

Nell'area dei creativi, (gente che davvero non sta bene - in senso positivo - ma non so fino a che punto) avvengono le cose più strane… Hanno creato un sistema Rube Goldberg con oggetti tipo lego giganti e matitoni, generando un "effetto domino" controllato con Arduino e MaKeyMaKey ed altri kit, mentre nel tavolo dedicato alle 3D Printing in azione oggi c'è la stampante statunitense PrinterBot.

A mezzogiorno in punto è ora di pranzare, passo allo scan check il braccialetto che attesta che non ancora prendo nulla da sgranare e scelgo una vaschetta tonda di "Pesto Pasta" più una mela verde, in perfetto stile pastafariano, che in realtà per essere al top manca soltanto uno spicchio di pizza tartaruga ninja express ma, yo! buon appetito a me... Grazie! ;)


Sono le 13:00 e mi dirigo su in platea ad assistere alle presentazioni dei lavori programmati in questa due giorni. Dopo quattro rampe di scale, all'ingresso danno a tutti le magliette dell'evento, super cool! Raccomandano di prendere gli snacks, patatine e bibite che sembra quasi che se evitassi potrebbero offendersi, dunque andiamo di quinta verso brufolandia. Yeah!


Alle 13:00 iniziano le sfide, ognuno ha novanta secondi per presentare i propri lavori. A salire sul palco hackers di ogni genere e sorta di estrazione antisociale, chi si presenta con piccoli droni controllati con tablet, chi arriva con progetti per #hueathacked, luci multicolor manipolabili tramite wi-fi (un sistema messo a disposizione per l'hacked da Philips Hue). Nel secondo round vengono presentati i lavori più assurdi: sfida ad Atari Pong tra due droni tablet-comandati, dove le rispettive barre online seguono i movimenti dei droni... NO COMMENT!

Drone Pong Live, Hacked London

Subito dopo tocca ai ragazzi dell'effetto domino - di cui sopra - mostrano tramite diretta live dalla platea sotto di noi il percorso malato che hanno creato, ma è un fallimento perché il meccanismo si inceppa, una nerdata delle tante andate a male.
Un altro progetto notevole invece è opera di un tedesco che si presenta con due iPhone in mano. Da uno fa una chiamata vocale in lingua tedesca tradotta automaticamente in inglese sull'altro iPhone destinatario e viceversa. Praticamente la sua app funge da google traslate vocale istantaneo, immaginate conversazioni tra nazionalità più improbabili, tra qualche anno parleremo tranquillamente con tutti, anche con i cani, ehm, sempre se le traduzioni siano corrette… Poi è la volta di Andrea Grandi developer di Nokia (unico italiano a salire sul palco con un progetto), presenta il suo lavoro con controller midi che permette di manipolare i samples (ho l'impressione sia stato programmato con Pure Data, ma non ne sono certo).

Ovviamente a stravincere è stato DronePong, decretato vincitore attraverso una votazione del pubblico.

All'uscita dall'O2 vedo i bambini giocare nell'acqua e improvvisamente vengo avvolto dal caldo, ah wow è estateeeeeee come "canta" uno famoso di youtube, forse è ora che mi tolgo la felpa leggera e mi accorcio le maniche, prima di andare a prendere la metro, scatto l'ultima foto, mi godo un po' di sole e torno a casa convinto di aver passato altri due giorni indimenticabili qui a Londra.

O2 Arena Summer, London,

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